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Archive for gennaio 2009

beyond-my-per-blog

Beyond my wishes

I am a man
attempting feebly
to work words into
the figures of birds.
They have no life
beyond my wishes.

Daniel Thoms Moran


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Vi presento Roxelo Babenco a.k.a. Rosanna Galvani e il suo museo

roxelo-babenco-1

Ha realizzato il suo sogno: uno spazio enorme, modulare, malleabile, fluttuante dove accogliere artisti da tutto il mondo e le loro opere. Dialogare su diversi temi esistenziali, parlare di poesia , fare spettacoli, ascoltare musica ed avere una intera orchestra, questo è il suo museo. Nasce virtuale ma un po’ alla volta si espande anche nella vita reale perchè tutti gli artisti coinvolti sono veri, esistono e non sono prigionieri dei loro pixel.

Roxelo dà fiducia a molti artisti, anche ai giovanissimi, noti e meno noti, sapendo che la qualità si acquista con il tempo e lo studio. Perciò preferisce non bloccare sul nascere il desiderio di una persona di esprimersi artisticamente perchè lei non si definisce una esperta d’arte ma una promoter. Non escludendo a priori avrà sicuramente la possibilità di scoprire nuove forme d’arte e personaggi che le daranno grandi soddisfazioni. Questo penso del suo continuo e a volte massacrante lavoro, legata giorno dopo giorno ad una tastiera che magicamente parla con il mondo intero.

Molti musei su questa terra odorano di muffa, di privilegi, di affarismo, di immobilità, senza uno sguardo rivolto al futuro ma chiusi nei loro millesimi edili e mentali. Finalmente un po’ d’aria!!!

Le pareti sono di vetro trasparente e un avatar può attraversarle senza alcuna difficoltà, a volte possono diventare di legno a grandi strisce se l’artista necessita di un diverso sfondo per le sue opere. I moduli cubici si susseguono uno dopo l’altro variando la loro posizione a seconda delle opere che vengono presentate. Il tutto sembra far parte di un grande respiro con ritmi che si adeguano alle diverse iniziative.

Se roxelo un giorno volesse togliere i profili neri e sostituirli con metacrilato opalizzato, sembrerebbe ancora di più una struttura eterea senza confini tra cielo, terra e acqua, puro contenitore di pensieri materializzati. Ma questo è un po’ un mio vizio di sperimentare sempre e poi non ho la certezza che tutto non si mescoli visivamente. Potremmo fare una prova in una piccola parte del museo che ne dici roxelo? Tanto lei può.

metaverso-1

Da questa poltroncina trasparente, comodamente seduta, osservo l’intera struttura, basta muovere il mouse come in un video gioco e il tempo scorre veloce. Non sei in fila a fare il biglietto, non hai un tempo limitato di permanenza nel museo, non devi correre lungo il percorso della mostra senza fermarti, senza un sedile per osservare le opere, perchè altrimenti freni l’afflusso della gente.

cubo-cosmico

il museo del metaverso: cubo cosmico pronto ad esplodere

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in mille grandi teche

Per capire le dimensioni, in basso a destra accanto al riquadro grigio scuro c’è un avatar, forse con una lente d’ ingrandimento lo si potrebbe vedere meglio.

Questo è un percorso fra i tanti possibili

scorcio

sullo sfondo una montagna e il cappello di roxelo

la-torre

torre bianca sempre in movimento

raggi

I colori prismatici corrono lungo le pareti, quasi tutto è in movimento. Se ti avvicini alle sculture puoi persino confonderti con esse, farne parte, giocare.

spirali

vortice, spirale, cono, si apre e si chiude, scorre l’essenza del tempo

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visione a tutto tondo

un orchestrina per danzare , appare e scompare sotto i miei occhi

i-musici

sono strumenti, suoni e musicisti, mentre note di diverso colore si spandono nell’aria anche visivamente.

sculture

sculture, torri arabescate, geometriche, intrecci di colori e texture, ti vengono incontro e ti salutano.

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Mi piace questo vagare solitario, emozionante e danzare tra le opere degli avatar.

scultura

scultura-rossa

geometrie sospese che fermi con lo scatto di una macchina fotografica invisibile

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donna-con-bambino

rame, ferro, plastica, legno, vetro, metacrilato, nastri, punti, linee ed infine anche tessuti fatti di arcobaleni

la-moda

Sono tornata anche ieri ed ho notato subito una novità. Il museo si è spostato per metà sott’acqua, onde marine lo lambiscono e in un angolo ho visto un giardino. Sculture colorate in fila sembravano godere del paesaggio. Sogno o son desta?

giardino

Potrei continuare ancora per molto, ma ci ritroveremo in una puntata tutta dedicata al personaggio Roxelo Babenco, e naturalmente anche ad altre opere d’arte.

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Ogni avatar ha una storia che va scoperta. Dancoyote spiega così la scelta del suo nome:

The avatar DanCoyote was created as the proxy for David “DC” Spensley in the virtual world of Second Life. The name DanCoyote is derived from Cervantes’ Don Quixote and in honor of a coyote that Joseph Beuys lived with for a time at the René Block Gallery in New York during his 1974 action, “I like America and America Likes Me”.

joseph-beuys-coyote-copia

I like America and America likes me – 1974

Sono entrata in Arena il giorno prima dell’inaugurazione e il giorno dopo. Purtroppo non ho potuto incontrare Dankoyote ma se mi invia una sua fotografia fatta durante la presentazione dei suoi lavori la pubblico molto volentieri in questo spazio a lui dedicato.

Io mi sono innamorata di questa aerea composizione grafica e ho giocato con linee, colori, ritmi. Forme inafferrabili e pur ben visibili che presto scomparivano per lasciar posto ad altre forme. Linee che si confondevano con i colori del cielo o neri segni che sembravano unire il gesto dell’uomo all’universo.

sempre-piu-in-alto

visione aerea

una-rete-verso-il-cielo

appaiono linee intersecate

dentro-le-linee

mi avvicino curiosa

avvolta-da-una-fitta-rete

fino ad immergermi e rimanere avvolta da nastri colorati

Poi, quasi a ricordarci che siamo terreni, attraverso l’utilizzo di diversi materiali sempre più pesanti, ci sono palloni di gomma che sembrano voler staccarsi dalla terra diventando trasparenti e leggeri, due cavalli siamesi di bronzo dalla criniera bianca e infine sfere di marmo monumentali, forti, ben piantate su altrettante basi di marmo a ricordarci l’eternità.

palloni

palloni di gomma che tendono attraverso la trasparenza al volo

cavalli

cavalli di bronzo su una base di marmo pronti a correre su praterie sconfinate ma condannati a rimanere così immobili con le loro bianche criniere al vento

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monumenti di marmo tombe per giganti

dentro

Torno a volare.

Per un avatar è una sensazione bellissima quella di potersi immergere nelle creazioni immense che gli artisti possono costruire in second life. Integrarsi, farne parte per un attimo e poi volare via in una ricerca continua.

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Gucù …eccomi qui con un cappellino giapponese.

soluzione-indov

i piccoli segni grigi erano i miei capelli che spuntavano fuori.

Bravo Panirlipe! hai buon occhio. Riceverai questo piccolo dono da maria luisa grimani.

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addio 1979

L’adieu

J’ai cueilli ce brin de bruyère

L’automne est morte souviens-t’en

Nous ne nous verrons plus sur terre

Odeur du temps brin de bruyère

Et souviens-toi que je t’attends

Guillaume Apollinaire

L’addio

Ho colto questo filo di brughiera

Ricordati che l’autunno è morto

Non ci vedremo più sulla terra

Odore del tempo filo di brughiera

Ricorda ancora che io ti aspetto






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Ho visto che maria luisa grimani ha messo una poesia di Aura Maria Vidales sul suo blog il libro che suona che canta che balla, traducendola addirittura con due immagini, ora ci provo io a batterla, sarete voi lettori a giudicare chi ha lavorato meglio.

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Cesa el viento

Cesa el viento, la voz nace

y como fruto se abre a la llovizna.

La sombra viva, de fuego, danza.

Aura Maria Vidales

Cessa il vento, nasce una voce

e come frutto si apre alla pioggerella

L’ombra viva, del fuoco, danza

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indovina indovinello non è questo non è quello

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un cerchio nero, due simboli, un piccolo particolare descrivete di cosa si tratta…

al più fortunato una piccola litografia quasi rara di maria luisa grimani

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Gli invitati stanno arrivando. Ci si accorge subito che la città è un labirinto. E’ difficile incontrarsi, bisogna darsi un appuntamento. Una musica accompagna i visitatori.

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Se si clicca sulla facciata dei palazzi si sente la mia voce narrante . A volte i diversi racconti si sovrappongono uno sull’altro creando un effetto sonoro avvolgente.

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Core Tatham, l’ideatore e realizzatore della città, rimarrà tutta la serata lassù per riprendere uno streaming.

Ma… per ogni nuovo palazzo che si rispetti è di moda in questi tempi che arrivi qualcuno con il gusto di scrivere e disegnare sulle pareti. Anche nella city blog è arrivato un writer!!! Ci voleva qualcosa per vivacizzare la serata!

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Sono un po’ diversi da quelli reali, sporcano meno, ma sono ugualmente efficaci i graffiti in second life!

graffiti-21

Altre immagini si alternano sembrano fuochi d’artificio

Ma le sorprese non sono finite. Qualcuno di voi ha visto il film di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino? Guardate questa scena

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Ho notato subito questo avatar immobile, in piedi sopra una torre

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Ha un fiore in bocca e l’aspetto è un po’ più provocatorio dell’angelo del film, ma la sua posizione lassù mi incanta. E’ rimasta a lungo ed io mi sono chiesta cosa stesse pensando. Poi l’ho persa di vista.

Durante l’allestimento e all’ inaugurazione ho ricevuto alcuni doni : il gioco dello onigokko-shippo per rincorrersi al suono di una marcetta allegra indossando un codino rosa, lo skate per percorrere in lungo e in largo la città e una bellissima scopa da strega per volare ancora più veloce lassù oltre i grattacieli.

E’ stata una bella serata! grazie Roxelo, grazie Arco per avermi dato questa occasione e grazie a tutti gli amici avatar.

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roxelo, arco, core ,sarima

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si provano le luci i colori le visioni

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Ognuno protesta a modo suo, Luce Laval si ribella all’indifferenza della gente verso l’arte visiva rappresentando in una mostra il gesto eclatante del gettare in un gabinetto tutto ciò che è cultura dell’immagine.. E’ un modo lapalissiano ma nello stesso tempo divertente e pulito di far capire che così non và.
Sculture, quadri, fotografie scompaiono ma poi tutto sembra tornare al loro posto perciò penso che un po’ di speranza Luce Laval ce l’abbia e voglia dirci che l’arte può sì essere bistrattata ma non si riuscirà mai ad eliminarla.
Luce deve essere un avatar molto spiritoso!!

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arrivo il giorno dopo l’inaugurazione, nel cuor della notte

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poi dall’alto illumino tutto a giorno

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ecco dove va a finire la visual art!

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riappare una bella scultura appena sparita dopo aver tirato lo sciacquone

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mi siedo su oggetti di legno facilmente riconoscibili

manca una snapshot, perchè?

questa frase era nella bozza ma siccome l’indovinello è stato risolto la pubblico

ecco-dove-sono-seduta

ecco dove sono seduta, facile no?

Quando ho visitato questa mostra mi sono ricordata di una frase scritta da Goethe nella sua Teoria dei colori. Recita così:

Il semplice guardare una cosa non ci non ci permette di progredire. Ogni guardare si muta in un considerare, ogni considerare in un riflettere, ogni riflettere in un congiungere

allora ho guardato questa scenografia con altri occhi

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particolare del gabinetto

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un altro particolare

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questa la conoscete

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Questo è il primo indovinello

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dov’è seduta Sarima?


Chi lo risolverà riceverà per posta una piccola stampa digitale in omaggio

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