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Archive for novembre 2008

Accomuno  il viaggio fatto  in due mostre perché pur essendo diverse tra loro affrontano l’argomento del relax. Uno estremo, fatto di ipnosi che richiama purtroppo la nostra televisione, la morfina dei nostri tempi, l’altro il relax con paesaggi che si possono costruire in casa, preparati per i sedentari utenti televisivi che dalla poltrona passano a posizioni rilassate su morbide rocce con belle immagini sullo sfondo. Mi auguro che la mia interpretazione sia centrata, altrimenti prego gli autori di intervenire e raccontare la loro versione.
Il relax è un argomento attuale, sembra che la RAI (o Mediaset tanto vale) stia per lanciare un notiziario solo di buone notizie dal titolo, appunto, RELAX. I nostri due artisti hanno centrato il tema. Buona visione.

Esposizione di Sasun Steinbeck

scultura-a-texture

una scultura programmabile

il quadro con le varie texture è la tastiera che permette alla scultura di prendere differenti forme

dialogo-fra-sculture

con due sculture una accanto all’altra inizia un nuovo dialogo

gli-utenti

tutti ipnotizzati da questa scultura psichedelica

don-chisciotte

arriva persino don chisciotte della mancia, incuriosito da questo schermo

snapshot_1281

un particolare della performance

scultura-nel-cielo

ad un certo punto mi accorgo della scultura nello spazio

mi-infilo-nella-scultura

mi infilo dentro e guardo in basso

guardo in basso

interagire è sempre interessante

Esposizione di Stephen Venkman

larrivo2

l’arrivo in un paesaggio tra finzione e natura

relax

mi rilasso e osservo il mare

il-sogno

questa immagine mi invita a pensare

cercando

Io ho il vizio di guardare spesso per terra ed arco che è un gentiluomo sembra chiedersi ” ma che cosa sta continuamente cercando Sarima?”

relax-2

poi si allontana e sembra finalmente volersi rilassare. L’impegno di Arena è un po’ stressante

silouhette-r

la silouhette di roxelo è onnipresente, più di quaranta mostre in quattro mesi, un record!

colori

mi sento stanca per lei, torno a rilassarmi tra i colori di stephen

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Sì, ho incontrato di nuovo il padrone dell’arcobaleno, Gianky Lindman. Avevo il sentore che fosse lui il proprietario, almeno nel mondo di Second Life, ora ne ho la certezza!

lisola-della-luce

Notate il disco nero attraversato da un raggio luminoso , è così che lo cattura. Questo è il lato oscuro del suo living room

lisola

Si entra da questa parte.

gianky-pictures

All’ingresso noto un manifesto. Vedrò nuovi quadri penso.

la-sala-dei-colori

Ed è così, nella mia prima visita non li avevo notati. L’arcobaleno è ovunque.

ritratto

Un brillante ritratto di donna

radar-laurie-anderson

Mi siedo sul radar dedicato a Laurie Anderson

silouhette-1

giochi di velature colorate davanti a delicate silouhette

silouhette-2

Queste fugaci immagini non rendono molta giustizia all’emozione che si prova visitando questo living room.

Gianky è un avatar molto brillante e spiritoso ma nello stesso tempo è riservato e schivo, non ama stare tra la gente, preferisce chattare scrivendo e non in voice, è un poeta nell’animo e nell’aspetto. Ci siamo sentiti ed abbiamo deciso di incontrarci. Mi teleporta in una grande bolla piena di sfere di diverso colore e diverse misure.

lle-sfere

E’ uno strano posto. Gli chiedo dove posso sedermi e mi invita a scegliermi una sfera, ci parliamo per un po’, cerco di stare alla pari con le sue battute ma non ci riesco molto. A lui vengono così naturali! Che invidia!

dentro-le-sfere

Dopo una serie di movimenti sussultori, ondulatori, centripeti mi gira la testa e mi viene un po’ di nausea, chiedo se c’è un posto più tranquillo. Si impietosisce solo dopo aver visto che non volevo chiudere gli occhi o non guardare e mi invita su una specie di deltaplano brontolando “ma cosa vogliono questi umani!”

voliamo

non so dove mi porterà

si-vola-tra-le-nubi

stiamo volando tra le nuvole

arriviamo

finalmente “terraaa”.

nuova-land

Eccoci in una nuova land, “un’altra specie di casa” mi suggerisce gianky

il-dialogo

Finalmente, comodamente seduti riprendiamo il dialogo.

Abbiamo molte idee simili su second life ma non sono certa di avergli fatto capire che io non sono un’artista di Second Life. Io sono una viaggiatrice che tenta di trasmettere, attraverso le immagini e con qualche didascalia, ciò che vede e che sente nel mondo degli avatar. Sono come una voce fuori campo che cerca di descrivere i suoi incontri con i diversi personaggi, le creazioni di second life, le piccole avventure che mi capita di vivere e non altro. Non mi sognerei mai di mettermi in competizione con chi sa maneggiare magistralmente questo splendido programma e riesce a ricavarne design, arte e poesia.

Posso svelare un piccolo segreto ai miei amici?

Gianky mi ha suggerito di guardare il film Solaris (Солярис) di Andrej Tarkovskij girato nel 1972 e di leggere il romanzo omonimo scritto nel 1964 dal polacco Stanislaw Lem da cui è tratto. Sono le sue principali fonti di ispirazione!!! Oltre alla conoscenza delle teorie del colore, aggiungo io.

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Sono arrivata alla inaugurazione della mostra di Chi5 Shenzou ed incontro subito molti amici.

Mentre sto parlando e salutando noto dei pupazzi che svolazzano veloci tutt’attorno. Sullo sfondo una imponente struttura e qualcosa attira subito la mia attenzione.

Mi avvicino alla sala dove ai lati scorgo molte fotografie. Sono un po’ confusa ritratti di avatar si mescolano a strani animali, parti anatomiche emergono rosee come palloncini gonfiati, poi, poi la strana cosa vista da lontano

le-opere

un grosso imponente maiale. Chiedo se qualcuno sa dirmi qualcosa su queste opere ma durante una inaugurazione è difficile concentrarsi. Poi scatta qualcosa, non so se è una mia strana interpretazione ma tant’è, spero che Chi5 non se la prenda se non è questa la chiave di lettura e mi scriva per chiarirmi le idee.

napoleon

Chi ci guarda dall’alto è Napoleon!!!

il maiale protagonista insieme a Snowball della “Fattoria degli animali” di George Orwell.

napoleon-2

Ora tutto mi è più chiaro.

donna o maiale?

specialmente osservando questo gonfiabile blu

“La fattoria degli animali” è la storia di una rivoluzione fallita. Gli animali di una fattoria si ribellano alla tirannia degli uomini e instaurano una società di eguali.
Ma presto i maiali, più intelligenti e organizzati, si impongono sugli altri animali più semplici e docili. Apparentemente i maiali lavorano per il bene comune, ma in realtà vogliono solo mantenere il potere.
Gli ideali proclamati al tempo della rivoluzione vengono progressivamente traditi e gli animali subiscono gli stessi maltrattamenti e privazioni conosciuti sotto il dominio degli uomini. Grazie all’ignoranza e all’opera di disinformazione a danno degli animali, i maiali si impadroniscono degli utili della fattoria e sfruttano senza scrupolo alcuno le risorse a vantaggio del proprio benessere. I nuovi leader, sostituitisi agli uomini, finiscono col non distinguersi più dagli uomini. Degli alti principi di fraternità e uguaglianza che avevano ispirato la ribellione ne è rimasto ormai solo uno:

Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri

la-galleria

maialini svolazzano ovunque dentro e fuori della grande isola rotolando, rotolando, rotolando!!!

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larrivo

un arrivo in solitudine

Cara Frieda,

mi dispiace non essere stata presente alla tua inaugurazione su Arena. Ero ospite a Viareggio di persone squisite ma refrattarie al computer perciò non ho potuto collegarmi su second life. Sono arrivata oggi ed ho potuto ammirare i tuoi lavori in piena solitudine. Questo mi ha permesso di dialogare con i tuoi quadri in modo confidenziale, attraverso gli sguardi, le danze, l’entrare ed uscire dai grandi collage.

E mi veniva in mente il convegno Rinascimento Virtuale di Firenze dove ho avuto l’occasione di incontrarti di persona e di cenare con te insieme ad altri amici. Ricordi la famosa pastasciutta al pesto che ti hanno servito al posto del desiderato pesce? Pesto o pesce che ci vuoi fare è stato un lapsus. Comunque hai sfoderato il tuo “sense of humour” e ci hai fatto una risata sopra.

Tornando ai tuoi lavori, è stato per me un viaggio insolito volare nei tuoi immensi ritratti di donne.

affascinata

questa donna in rosso mi ha subito attratto

volto-e-movimento

veni vidi vici

sembra invitarmi a partecipare a qualche gara sportiva

sguardi

uno scambio di sguardi: volti espressivi

segnali

seguo le tue frecce dove mi porteranno?

movimento

non resisto ad unirmi al balletto, mi vedi?

dentro-il-quadro

entro ed esco dai tuoi quadri scomparendo

Mentre sto lavorando sento una voce alle mie spalle. Mi giro e vedo un ectoplasma,

ectoplasma

nel buio.

robot

E’ in realtà un robot,

robot-blu

un androide blu notte

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che poco dopo si trasforma ancora

trasformaszione-2

sotto gli sguardi attoniti del gruppo di fanciulle nell’angolo a destra.

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L’aspetto è quello di un angelo inquietante, un’ altra figura femminile che sembra emergere da un mondo surreale nel surreale .

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Forse ho sognato, visto che ora mi guardo attorno e sono sola.

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un’ultima occhiata ai tuoi personaggi più famosi

e un augurio di buon lavoro!!!

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Questo è il ritratto di Rrose Sélavy alter ego di Marcel Duchamp, nome femminile che alla lettura può suonare “Rose, c’est la vie” oppure “eros that’s life”, fotografata/o da Man Ray nel 1920. Al richiamo di questo nome Selavy Oh come potevo rimanere indifferente e non correre a vedere quale novella/o dadaista-avatar avrei incontrato nella spumeggiante Arena di Roxelo e Arco? Arrivo in volo poco prima dell’inaugurazione e mi trovo subito in una galattica spirale realizzata con dei cubi, al primo sguardo color pervinca.

installazione-1

Il puntino luminoso è uno strumento musicale, i puntini neri, i primi avatar accorsi all’evento.

inststallazione-2

E’ un’installazione in continuo movimento se si passa correndo tra i cubi, essi si innalzano fino al cielo per poi scomparire.

in-movimento

cubi in movimento

i-cubi-scomparsi

Siamo rimasti solo noi in un campo bianco vuoto, i cubi sono scomparsi.

Colgo l’occasione per presentarvi alcuni avatar

primo-piano

Questa è Selavy Oh in primo piano ma il suo volto di solito è azzurro eccovi l’autoritratto

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Se volete indagare sul suo lavoro vi dò le coordinate: www.flickr.com/photos/selavyoh/

Potete visitare questo sito uqbar-mediaartculture.ning.com/ oppure vedere subito il video realizzato per l’evento. museometaverso.blogspot.com/2008/08/nested-cubes-selavy oh-fine-arts-in.html-

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bella questa avatar non vi pare?

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una attraente silouhette

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Sto osservando i cubi che un po’ alla volta rientrano in campo dopo aver cliccato su world “sunrise” per vederli con questi colori violetto-arancio

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Riappare la spirale

Per comprendere l’ampiezza di questa spirale confrontate i cubi con gli avatar, lo spazio è veramente imponente. Interagire con l’opera è importante per creare l’evento. Apparire, scomparire, riapparire: un gioco dalle molteplici interpretazioni. A voi la vostra, a me…un divertimento assicurato.

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