I wandered lonely as a cloud
that floats on high o’er vales and hills…
The Daffodils William Wordsworth
Guardo incantata una figura di spalle sullo sfondo. Dove mi sta portando Aloisio Congrejo? Che sia una bacchetta magica quella che tiene in mano?
Come risposta appaiono strane forme : una sembra un’enorme pupilla e mi guarda. Tengo gli occhi abbassati per rispetto.
Alcuni strani personaggi ci vengono incontro. Dall’ aspetto sono chiaramente dei robot ma la loro trasparenza mi stupisce. Sullo sfondo l’ astronave fantasma. C’è una contraddizione nella loro apparente fragilità. A rigor di logica dovrebbero essere fatti di metallo e incorruttibili. A guardarli bene sono la rappresentazione virtuale del termine
contraddizione
tradotto nella lingua giapponese con due ideogrammi
矛盾
scudo e spada
questo per una vecchia favola nipponica che racconta di un mercante che vendette a due avversari rispettivamente una spada che poteva distruggere tutti gli scudi e uno scudo che poteva resistere e rompere tutte le spade. Il risultato dello scontro fu che entrambi gli arnesi si ruppero. (da wikipedia)
Non so come comunicare con loro: li devo temere?
Ora capisco: mi guardano con pupille dilatate: forse lo stupore misto a diffidenza ha creato in loro una certa paura…dell’ estraneo. Siamo entrambi smarriti: Sarima e i robot.
Ecco Aloisio interviene e spezza l’incantesimo con altre sue magie.
E l’ oblò si fa luna. Cuscino luminoso trafitto da piccoli robot- spilli nati dalle scaltre mani del mago. Sono confusa e affascinata nello stesso istante. Aloisio, artista sensibile di Second Life, nota il mio turbamento ed ecco che con la sua bacchetta magica, lo dicevo io che era magica!, mi tranquillizza creando sotto ai miei occhi una scultura: vortici bianco azzurri trasparenti che ti avvolgono e ti cullano verso uno spazio immenso pronto ad accoglierti.
eccola!
sono dentro e mi lascio avvolgere, come fosse uno scialle.
In cima mi appare una luna
Io ti vedo, chiara luna,
sempre pensosa e buona,
con le forbici d’argento
che tagli l’azzurro a strisce
o fili la seta sottile
dei tuoi bachi da seta.
Antonio Machado
Mi rammenta anche un quadro di Maria Luisa Grimani; una luna d’argento distesa, quasi una mappa svelata.
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