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Archive for the ‘antologica sarima’ Category

Siamo all’ ultima ricerca, quella che riguarda la natura in Second Life. Entrare tra le pieghe di una foglia, trovare la particolare angolatura delle texture che formano l’immagine delle piante e dei fiori, giocare di sovrapposizioni e di luci, entrare virtualmente negli steli dell’ erba come nei tronchi degli alberi, è stata per me una fantastica surreale passeggiata.

Una volta raccolto un certo numero di immagini, mi sono rivolta a Velazquez Bonetto, un famoso grafico sia nel mondo reale che in quello virtuale, per presentarle in una mostra. Il suo allestimento è stato una ulteriore operazione artistica che ha dato un valore in più alle mie immagini.  Dentro un rombo di grandi dimensioni, sulle  sue pareti, si alternavano i miei quadri con mille variazioni di colore. Entrare e visitare i paesaggi era come entrare in un caleidoscopio, in un prisma, in una sinfonia.

Non potevo farmi sfuggire l’ occasione di  entrare nuovamente in queste immagini per rivisitarle e trasformarle a mia volta. Un work in progress creativo a più mani.

 

 

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Una testimonianza dei miei viaggi nel mondo virtuale di Second Life. Cartoline da spedire agli amici, semplici saluti o pagine di un  diario da condividere con chi, ancora oggi, sa amare le piccole cose della vita. Immergersi in un quadro, volare in un’isola che appare e scompare, giocare a scacchi in una scacchiera virtuale, guardare attraverso una finestra, una parete, giocare con le bolle di sapone, salire su un cavallo alato, confondersi tra una siepe di fiori azzurri.

Ancora oggi se entro in Second Life nella biblioteca abbandonata di Archimedix Bulan trovo le mie cartoline e mi siedo, sola, su uno dei cuscini della gradinata che accoglieva gli ospiti, e mi rammarico del tempo che fugge e porta via con sè i miei pensieri più cari.

Ora in questa antologica,  nella Galleria di Paolino Szczepanski, le ho riproposte accanto alla città blog. La figura di Archimedix, unico quadro fisso,  sembra sorvegliare con occhi saggi i miei innumerevoli autoscatti: 5 monitor alternano immagini vecchie e nuove.

Gli ultimi lavori denunciano  “l’ inquietudine di Sarima Giha” , altri rispecchiano la vita liquida dell’avatar e la mia.

 

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La città blog di Sarima Giha

Questa opera è nata in occasione di una mostra “Arena call for artists” gennaio 2009.

Il mio blog “Il fogliomondo di Sarima” l’ universo in uno sguardo è qui rappresentato come un’opera unica dedicata a Second Life. Nata con la collaborazione di Core Tatham aka Tommaso Correale Santacroce si presenta come una città fantastica, sospesa in uno spazio virtuale, dove svettano immagini, parole, suoni. Un capitolo in più per il mio “libro che suona che canta che balla”, filo conduttore del mio percorso artistico.

Ogni palazzo è un post dove Sarima la protagonista racconta di sé ma molto anche degli altri avatar. Parla di incontri, di poesia, di arti visive e di architettura, ed è un continuo work in progress.

Attualmente la città si è allargata, quasi raddoppiata, se dovesse rinascere sarebbe necessario studiare un nuovo progetto.

 

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Nella Galleria Szczepanski, dopo la poesia presente lungo tutto il corridoio centrale, appaiono lateralmente quattro settori. Nel primo,  per ordine di tempo, ho inserito la documentazione relativa a “la città blog di sarima giha” utilizzando nove monitor, a testimonianza della costruzione inaugurata l’ 11 gennaio 2009.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Terminata la parte storica di Maria Luisa Grimani finalmente presento tutta la mia attività di opere in digitale realizzate nell’arco di quasi tre anni.

Entrando, tutto lungo il corridoio, si snodano dieci monitor che raccolgono tutte le poesie realizzate per il gruppo password di Graz, spostatosi in seguito a Vienna. Le prime poesie sono state realizzate esclusivamente usando le parole dei poeti e lavorando con photoshop,  in seguito mescolando immagini di Second Life alle parole dei poeti

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Ecco un esempio di uso delle parole dei poeti per creare immagini

solo parole e colore per “arriba el mar”  di Santos Lopez

 

solo parole e colore per “el idioma de las hormigas” di W. Ratz

 

sullo sfondo fiori di un giardino in Second Life per la poesia

“felicità” di Gabriele Poetcher

 

e il particolare di una scultura in Second Life per la poesia

“umriss” di Ingrid Coss

 

 

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Nell’ ‘ultimo padiglione che accoglie la parte storica di Maria Luisa Grimani si può ammirare  il “Giardino dei Segni”. Una lunga ricerca abbinata alla musica e alla danza che ha avuto il suo importante esordio a Lisbona nel 1990 in una mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura dal titolo “Il vuoto meraviglioso”.

Il “giardino dei segni” fa parte della trilogia  pubblicata interamente nel blog e presentata anche nel sito di Maria Luisa Grimani in appuntamenti appunti    ” il padiglione d’oro”.

 

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Un grazie affettuoso a Paolino Szczepanski per il mazzo di fiori che ho molto gradito.

 

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Tre dei quattro blocchi della fabbrica ricostruita in mattoni da Paolino Szczepanski ospitano alcune ricerche a tema: tele dipinte con acrilici per i romanzi “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino, “La vita: istruzioni per l’uso” di George Perec, “Il marinaio” un racconto di Fernando Pessoa, opere in legno della serie l’ albero racconta, ispirate al dialogo tra Il Gran Kan e Marco Polo nel romanzo di Italo Calvino “Le città invisibili” e per ultimo “Dialoghi visionari”, una serie di tele e di collage fatti con carte dipinte a mano, ispirate alla danza e presentate in occasione del Festival della Danza Oriente Occidente al MART di Rovereto con la pittrice Laura Pitscheider.

Sono opere di Maria Luisa Grimani presenti in questo momento nella Galleria virtuale di Second Life in una antologica  dal 1980 al 2010. Questo l’URL per chi può entrare nel mondo virtuale:  “Galleria Szczepanski” – SL Arte, Galleria (185.39.21)

 

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Prosegue l’antologica nella Galleria Szczepanski con la visita alla piramide dedicata alla poesia


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Da un piano all’ altro si usa uno strano ascensore.  Questa è l’immagine in movimento che appare mentre vengo teletrasportata.

 

accecante e inquietante

 

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In un’isola di Second Life con il suo porto, le sue navi, attrezzata con costruzioni che si richiamano ad una archeologia industriale vive Paolino Szczepanski,  un’artista nella vita reale e un gallerista molto noto nel mondo virtuale .

Paolino Szczepanski a.k.a Paolo Brenzini

una silouette ripresa da 2lifeCast al Festival dell’ Innovazione di Milano

Il giorno 10 ottobre 2010 si è inaugurata una mostra dedicata a Maria Luisa Grimani a.k.a Sarima Giha. Una antologica che comprende lavori dal  1980 al 2010 dal titolo “La mossa del Cavallo”.

Da questo post cercherò man mano di raccontarvi questa magnifica avventura;

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Entriamo in questa land dall’alto, volando, ed ecco tra le nebbie apparire l’intera sim.  Poco dopo mi ritrovo a prendere un autobus per raggiungere il primo padiglione che riguarda la ricerca degli scacchi. Mi armo di pazienza e aspetto l’ autobus. Non sapevo che salendo il guidatore mi avrebbe lasciato il posto di guida! Ma pare che ce la faccia! Tutto funziona a perfezione.

 

La mossa del cavallo

Dal padiglione dedicato agli scacchi vengo teleportata nella bellissima piramide in vetro fumé dove è racchiusa la mia poesia

il Testo Poetico come immagine

Davanti alla piramide, svetta la struttura costruita da Core Tatham per mostrare le mie prime poesie realizzate con photoshop per il gruppo Password

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