Tempo fa ebbi un colloquio con l’amico Solkide Auer e tentai di spiegargli cosa intendessi io per nuova geometria in second life. Gli promisi di fare un esempio usando la scultura realizzata da lui e da Shellina Winkler dal titolo “The future project”.
Non è stato semplice per me mettere a fuoco il tema. Un conto è intuire un altro è riuscire a spiegarlo.
La loro creazione si presenta come una enorme serpentina nera con un grosso punto interrogativo in cima. Se segui pazientemente il percorso nel suo interno incontri strutture architettoniche in movimento, richiami stellari, giochi di colore e puoi entrare ed uscire dalle sculture a tuo piacere.
Queste sono alcune delle immagini prese all’arrivo. “The future project” è una scultura immensa. Fate le proporzioni tra il puntino in quest’ ultima foto, cioè Sarima che vola attorno all’opera, e la scultura stessa. Entro e scopro un universo a se stante.
Incomincio il viaggio, la strada è segnata e cambia spesso colore, tutt’attorno miriadi di stelle
nuovi mondi nell’universo di Solkide e Shellina
una tappa
entro e mi immergo nel blu fra galassie, pianeti e luci smaglianti
da questa scultura nasce forse l’arcobaleno?
sono al suo interno
Sono arrivata in cima e questi punti interrogativi che formano un unico enorme punto lasciano aperto l’immaginario di ognuno di noi. Cosa ci riserva il futuro?
il percorso è stato vario, entusiasmante, insolito
Studiato più volte il percorso mi metto a lavorare perchè possa anch’io ispirarmi a queste forme e creare ancora qualcosa di nuovo. Entro nei particolari e muovo il mouse fino a trovare l’angolatura, la sovrapposizione, il ritmo che appaga il mio occhio. Sono nella fase creativa ed ecco le immagini si sdoppiano, si rincorrono ed è solo la prontezza di riflessi condizionati da anni di allenamento a farmi fare le scelte.
essenza
graffiti
quale futuro?
puro colore
pastello
vortici blu
autoritratto dedicato a Solkide
autoritratto dedicato a Shellina
Nessuna di queste fotografie è stata manipolata con photoshop. L’unico intervento è il taglio quadrato che caratterizza tutte le mie immagini riprese in Second Life.
Anche nel mondo reale ci si può ispirare ad un’opera d’arte, sia essa scultura, quadro, architettura, per fare fotografie artistiche, ma le possibilità che apre Second Life a questo tipo di intervento sono uniche e irripetibili.
Mi piacerebbe che gli amici avatar proponessero una gara fotografica ispirata ad un unico soggetto. Sono sicura che rimarremmo sorpresi tutti quanti noi operatori e non.
Vi porto qui un altro esempio. Da una costruzione da me realizzata per raccontare una storia ho scattato questa fotografia
E’ un lavoro che ha tutte le caratteristiche di un’ opera costruita in Second Life. Poi, lavorando con il mouse, ho estrapolato questa serie di tre immagini che a mio parere hanno la forza di vivere la loro unicità ed essere valutate indipendentemente dalla loro fonte di ispirazione. Sbaglio o sono nel giusto?
la mia geometria in Second Life n.1
la mia geometria in Second Life n.2
la mia geometria in Second Life n.3
Si, esse fanno parte dell’immagine del set mostrato qui sopra, ma muovendo il mouse in un certo modo…..eheheh!!!
sono tutte immagini che catturano, vuoi per la geometria o per i colori. Alcune sembrano quasi dei fumetti, ma la prima…la prima non è un pianoforte a coda? Sembra quasi di sentirlo.
ciao Pani. sì sembra quasi un pianoforte, un segno zen, una musica, siamo in sintonia!!!
Grazie Sarima! Adoro il modo in cui riesci a vivere, descrivere e condividere il nostro magico “Mondo” ed in particolare le nostre opere. Grazie perchè con le tue parole e le tue immagini riesci a dare ulteriore vita, souno e movimento alle nostre creazioni!
@ Shellina: Occhio di lince il mio!!!
Sarima, solo tu sai cogliere inquadrature e colori, in maniera tale da scomporre e ricomporre le istallazioni o sculture di Second Life, per farle diventare altro da sè, nuove opere, scatti creativi. Conoscevo già questa tua rara capacità creativa e ancora una volta hai colto nel sengo. Mi complimento! Ovvio che i miei complimenti sono estesi agli autori di The future project, i cari amici Solkide Auer e Shellina Winkler 🙂
E’ sempre una emozione vedere come partendo da una base di una opera possano scaturire diramazioni artistiche che un occhio esperto (di lince hehe) ha saputo cogliere generando punti di vista diversi che si amalgamano e contemporaneamente hanno vita propria. Questo e’ il bello dell’arte da cui nasce altra arte.
@Roxelo e @ Solkide
Nel freddo della tastiera che ho qui inevitabilmente sotto le dita un po’ di calore dalle vostre parole. Grazie, vi sento più vicini! Vi garantisco che è stato faticoso, ma ne valeva la pena
@ Cara Laura, mi sono permessa di spostare il tuo scritto qui parlando di arte in second life…
Sono commossa per le tue parole e se il mio scritto ti ha evocato persino il tuo compagno Ettore da poco scomparso vuol dire che qualcosa di buono sono riuscita a dire. Tu sai benissimo quanto è arduo trasmettere ad altri il nostro pensiero eppure tutti i giorni tentiamo attraverso le nostre opere di dialogare con chi ci sta. Ogni riflessione è un arricchimento per tutti perciò grazie ancora per le parole di comprensione e di consolazione. Ti abbraccio Marisa/Sarima
6 Novembre, 2009 a 5:50 pm
acquatintared http://acquatintared.wordpress.com/
Son tornata dopo il viaggio acompagnata da Sarimagiha…adesso mi è tutto chiaro…..il tuo umore, la tua giornata,perchè dici di essere stanca. Il lavoro che hai fatto è imponente e l’impegno intellettuale, magnifico, ma credo logorante. Ti dedico ed esprimo tutta la mia ammirazione. Nel leggere il pezzo “I bambini ci guardano” ho sentito una morsa allo stomaco….non si può più nè ridere nè esseri sereni dopo una tale presa di coscienza…così anche il lavoro fatto all’interno delle sculture è impegnativo e profondo ….troppe domande senza risposta : “Cosa ci riserva il futuro?”?
E’ doloroso solo porsela questa domanda! Ti rispondo come un professore ha risposto in un’ intervista:”….poichè ci sono tanti bambini….abbiamo il DOVERE di essere ottimisti.
Proseguo. nel mio commento …camminare in quelle sculture mi ha dato un senso di angoscia….lo spazio…..l’Infinito…..lo stesso senso di smarrimento che ho provato quando mi domandavo :”In quale punto dello spazio è ora Ettore ?”
Domande che mi ferivano l’anima e che non mi facevano andare avanti….Poi mi sono detta che avevo bisogno di umiltà….che non avevo sufficente intelligenza per riuscire a rispondere a domande così vaste e profonde che dovevo avanzare lentamente. Ho trovato un simbolo per la mia vita: KEPHRI ,lo scarabeo che avanza nel deserto facendo rotolare una pallina di sterco davanti a sè.
Perchè così mi sentivo….in un deserto….facendo rotolare una pallina che è soltanto sterco…. Però ho pensato che ogni essere della terra, sia libellula o formica o scarabeo continua a camminare, volare,fare,rispondendo ad un imput misterioso dentro di sè ,che contribuisce ad una creazione collettiva. E’ questa L’ACCETTAZIONE del nostro essere qui sulla Terra e, come dice il poeta Tagore:
“Per ogni bimbo che nasce vuol dire che Dio non è ancora stanco degli uomini”
Noi che vediamo le ingiustizie operiamo come possiamo……TU IN QUESTI SCRITTI E QUESTI LAVORI hai già fatto molto. Adesso riposati. Hai dato con amore. Bacioni ,Laura